The need of the other is that there is often a mutual condition.

With this sentence that resonates faintly between the walls of my mind, I close with a caresse the last book I read, sitting on the terrace on a hot Sunday in late June.

Sharp as a knife, intense like a kiss under the blaze and true as only children (and animals) can be.

“Piccola Dea”, the debut novel of Rufi Thorpe, Californian by birth but transplanted in Washington DC, for Sonzogno debut with her first novel, a finalist of the prestigious literary prize Dylan Thomas Prize 2014 and the Flaherty-Dunnan, that gave her the title by American critics as one of the revelations of the year.

Despite what is commonly thought, namely that the most important relationship for each girl is the one with the first love, Rufi explores in the deep the youth soul and brings to the surface what it really is … The one with the best friend. Lorie Ann and Mia, in a sunny California of the 80s, are inseparable friends, who share secrets and whispered words, banishing any kind of secret from their friendship. But something explodes in the intimate relationship of the two young girls when making a confidence that will radically change their lives … At sixteen, they were both pregnant.

The dissolute Mia, rebellious and always borderline, backed by a family in pieces, shares the secret with the perfect bittersweet Lorie Ann, the girl that everyone wants to be, that all envy, generous and gentle, with a strong and united family.

So why the fate mocks sweet Lorie Ann, who decides not to have an abortion in spite of her dear friend?

After about 20 years, both end up living two lives very far from those who had dreamed, sometimes distant and then divided, then reunited and still separate, linked by a deep and unique feeling and intended to mark them forever. The now fully realized Mia, always faithful to Lorie Ann, victim of mourning and dire adversity, studying the Little Goddess, the Sumerian deity of the Moon, Inanna, trying to look for the characteristics of the goddess in her Lorie Ann. To help her. To keep holding on to her. To understand the reasons why the fate has reserved for her “perfect” friend a so difficult path.

A fascinating novel that defines the traits of friendship pure and real, able to remain standing during the disasters of life, devoid of jealousy and envy, which is suitable for all incredible and unpredictable situation in life. A book that touches gently through the maze of motherhood, love and loyalty.

Dedicated to those who really believe in friendship, who has made it a cornerstone of their lives. Who wakes up in the middle of the night and runs to the one who needs her embrace. To leave a party, a dinner, a meeting and laying on a bed clutching a hand in silence. But it is also dedicated to those who have betrayed, humiliated, mocked and offended a true friend … So that you can learn and understand what’s really unconditional you have slipped away from your fingers. Reminding you that it’s never too late, and above all never to be weak, to approach and apologize.

Carolina

Ph. Isabò

 

Il bisogno che si ha dell’altro è spesso una condizione reciproca.

Con questa frase che risuona fievolmente tra le pareti della mente, chiudo con una carezza l’ultimo libro letto, seduta in terrazza in una rovente domenica di fine giugno.

Tagliente come una lama, intenso come un bacio sotto la vampa e vero come solo i bambini ( e gli animali ) sanno essere.

“Piccola Dea”, romanzo d’esordio di Rufi Thorpe, Californiana di nascita ma trapiantata aWashington D.C., esordisce per Sonzogno con questo suo primo romanzo, finalista del prestigioso premio letterario Dylan Thomas Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan, che le valso il titolo da parte della critica americana come una delle rivelazioni dell’anno.

Nonostante ciò che comunemente si pensa, ovvero che il rapporto più importante per ogni ragazza sia quello con il primo amore, Rufi indaga nel profondo animo giovanile per riportare in superficie ciò che realmente è… Quello con l’amica del cuore. Lorie Ann e Mia, in una assolata California degli anni 80, sono amiche inseparabili, che si scambiano segreti e parole sussurrate, bandendo ogni tipo di segreto dalla loro amicizia. Ma qualcosa esplode nell’intimo rapporto delle giovani quando si fanno una confidenza che cambierà radicalmente le loro vite… A sedici anni sono rimaste entrambe incinte.

La scapestrata Mia, ribelle e perennemente borderline, con alle spalle una famiglia in pezzi, condivide l’agrodolce segreto con la perfetta Lorie Ann, la ragazza che tutti vorrebbero essere, che tutti invidiano, generosa e delicata, con una solida e unita famiglia.

E allora perché il destino si fa beffe della dolce Lorie Ann, la quale decide di non abortire a dispetto della cara amica Mia?

Dopo circa 20 anni, entrambe si ritrovano a vivere due esistenza molto lontane da quelle che avevano sognato, talvolta lontane e poi divise, successivamente riunite e ancora separate, legate nel profondo da un sentimento unico, profondo e destinato a segnarle per sempre. La ormai pienamente realizzata Mia, sempre fedele a Lorie Ann, vittima di lutti e nefaste avversità, studia la Piccola Dea, la divinità sumera della Luna, Inanna, provando a cercare le caratteristiche della dea nella sua Lorie Ann. Per aiutarla. Per tenerla aggrappata a sé. Per capire le motivazioni per cui la sorte abbia riservato alla sua “perfetta” amica un percorso tanto difficoltoso.

Un romanzo fascinoso che definisce i tratti dell’Amicizia pura e reale, capace di rimanere in piedi durante le catastrofi della vita, priva di gelosie e invidie, che si adatta a ogni incredibile e imprevedibile situazione della vita. Un libro che tocca con delicatezza nei meandri della maternità, dell’amore e della lealtà.

Dedicato a chi crede davvero nell’amicizia, a chi ne ha fatto un caposaldo della propria vita. A chi si sveglia nel cuore della notte e corre da colei che necessita il suo abbraccio. A chi lascia una festa, una cena, una riunione e si distende su un letto stringendo una mano, in silenzio. Ma è dedicato anche a chi ha tradito, umiliato, deriso e offeso un’amica o amico vero… Affinché possiate imparare e comprendere ciò che di davvero incondizionato avete fatto scivolare via dalle vostre dita. Ricordandovi che non è mai troppo tardi, e soprattutto non è mai da deboli, avvicinarsi e chiedere scusa.

Carolina