Acne Studios for its Fall Winter 2015/2016 advertising campaign has divided masses and opinions.

Loved, hated, idolized, scandalous, outrageous and revered … Acne Studios takes behind acclaim and negatives. Jonny Johansson, creative director of the Maison, is by the most hailed as genius by his decision to entrust his twelve years old son, Frasse, the lead role of the woman advertising campaign, photographed by Viviane Sassen. With his faces covered by visor like sunglasses and nose jewelry and a pair of high-heeled boots to toe, Frasse Johannson epitomizes a young androgynous ideal.

As motivation had been feared the fact of wanting to try to bring closer the masculine and feminine universe, blending in itself a boundary that demarcates genders but Johannson same as during an interview escape the fog around his decision:

“This campaign is not at all about gender, but presenting this new breed that I think Frasse represents. I wanted to portray that feeling of first experiences with fashion, like a kid is experimenting with their look for the first time, without any preconception. Crucially, the look is fierce but also natural ”

We know that children, as animals, have no barriers of prejudice that adults have. Experiences and moments mark and change the human mind, causing them to lose that purity that distinguished them at the beginning of their lives.

Laudable idea the one of the designer that focuses the campaign on the rediscovery of what was lost, approached the desire to go back to basics … Or to look at everything, including fashion, with the eyes of a child.

Carolina

 

Acne Studios per la sua campagna Autunno Inverno 2015/2016 ha diviso le masse e le opinioni.

Amata, odiata, idolatrata, scandalosa, oltraggiosa e venerata… Acne Studios porta dietro di sé consensi e negazioni. Jonny Johannson, direttore creativo della Maison, viene dai più acclamato come genio per la sua scelta di affidare a suo figlio di dodici anni, Frasse, il ruolo di protagonista della campagna pubblicitaria donna, fotografata da Viviane Sassen. Con il volto coperto da occhiali a mascherina e gioielli al naso e un paio di stivali con tacco ai piedi, Frasse Johannson incarna alla perfezione un ideale giovane androgino.

Come motivazione era stato paventato il fatto di voler cercare di avvicinare l’universo maschile e quello femminile, fondendo entro di sé il confine che delimita i generi ma è Johannson stesso che durante un’intervista fuga le nebbie attorno alla sua decisione:

“La campagna non è affatto sui generi, ma presenta questa nuovo procreare che penso Frasse rappresenti. Volevo ritrarre quella sensazione di primo contatto con la moda, come i bambini che sperimentano con i loro look per la prima volta, senza nessun preconcetto”

Si sa che i bambini, come del resto anche gli animali, non hanno barriere di preconcetti che invece hanno gli adulti. Esperienze e momenti segnano e mutano l’animo umano, facendogli perdere quella purezza che li contraddistingueva all’inizio delle loro esistenze.

Un’idea lodevole quella dello stilista che incentra la campagna sulla riscoperta di ciò che è stato perduto, avvicinato alla volontà di ritornare alle origini… Ovvero di guardare tutto, moda compresa, con gli occhi di un bambino.

Carolina