Un tempo mi dilettavo a studiare le persone, a osservarle, a carpire i loro pensieri, a rubare un pezzo delle loro emozioni e a incamerarle nelle mie. Le emozioni si inalano, ci pervadono e si irradiano in ogni cellula e fibra, esplodendo poi in una Supernova energetica senza eguali.
Per chi ha difficoltà nell’esprimerle verbalmente o affettivamente, la scrittura diventa la prima fonte per esternarle in maniera armonica ed efficace, donandole sotto forma di parole a chi le legge ma soprattutto a chi è in grado di coglierle sottilmente. E, a mano a mano che cresceva dentro di me l’Amore viscerale per la scrittura, sbocciava in eguale intensità quello per la Moda e l’Haute Couture. Ritagliavo le figure dei Maestri, dei sarti, delle modelle durante il fit dell’abito e immaginavo sotto le mie mani quel morbido e pregiato tessuto. Ne sentivo l’odore, ne avvertivo il crepitio tra le dita, percepivo l’ansietà dello stilista e la sua necessità che la sua collezione venisse “capita”.
Mi vedevo nel backstage di una sfilata parigina, con il mio block-notes e la mia vecchia Filofax, ad ammirare il make-up delle modelle, la loro complicità e il sorriso prima di calcare la passerella e, più che tutto, a vedere quell’ultimo ritocco… Quello dello stilista su ogni abito prima della sfilata, come un padre quando accarezza il figlio che si appresta ad affrontare la sua vita in autonomia e indipendenza. Aspiravo quell’aria con avidità, mischiandola alla pura bellezza e alla creatività e studiandola come se fosse una reale ed effettiva forma d’arte, venerandola con compìto rispetto. Mentre con tristezza ho visto i grandi nomi del panorama Italiano diventare stranieri, svendendo la loro storia alla grande multinazionale di turno, perdendo la loro unicità e il loro valore effettivo ed affettivo, ho accolto al contempo con fervore i nuovi talenti emergenti che animano il fertile terreno del nostro belpaese. Piccole realtà talvolta che lavorano nel retrobottega e vendono i loro prodotti nella stanza a fianco, che non si fanno intimorire dalla crisi ma perseguono con animo volitivo e incandescente il loro sogno.
Successivamente negli anni, oltre alla Moda ho volto l’occhio allo Street-style, contenitore vero e proprio delle nuove tendenze, le quali ho sempre creduto nascessero per la strada più che sulle passerelle. Personalmente, ho sempre amato la Moda elegante e silente, quella che non ha bisogno degli eccessi per farsi notare ma che anzi come ha detto Re Giorgio ” L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare. “. Ho scelto come mie icone indiscusse di stile e modo di vivere Audrey Hepburn e Charlotte Casiraghi, capaci di colpire solo con uno sguardo e un avvolgente tubino nero.
Ogni individuo ha insita in sè stesso la capacità di farcela e di emergere. Sono i primi No e le prime Sconfitte che fanno demordere i più, ma ciò credo fermamente porti alla soluzione finale che il sogno o la passione non erano tanto forti e reali. La chiave del vero successo è amare senza misura ciò che si fa, crederci e volerlo, focalizzare l’obiettivo e centrarlo. Non esistono limiti alla mente se non quelli che noi stessi le imponiamo in quanto la mente umana può realizzare tutto quanto può credere e concepire, bisogna solo avere il coraggio di bruciare i ponti dietro sé stessi e lasciarsi andare. Non ascoltare chi ti dice che non è possibile, al proprio sogno non si deve mai rinunciare. Specialmente se è quello che ti fa stare sveglia la sera, che ti fa scrivere sui pezzetti di carta volanti, che siano essi uno scontrino o un tovagliolo, su un pc alle 2 di notte a letto con il cagnolino che dorme sulle gambe e il tuo compagno che si è addormentato attaccato al tuo braccio perché voleva essere partecipe al raggiungimento del tuo obiettivo ma non ha retto, che ti fa sfogliare velocemente Grazia tra una corsa in banca e l’estetista, salvo poi concederti quel momento solo tuo… Il divano, caminetto accesso, Lana Del Rey o Mario Biondi nello stereo, un calice di champagne Vicomte de Ville de Goyet e il tuo giornale, il tuo faro, tra le mani. Siamo solo Noi e la Moda, nessuno può spezzare il nostro simbolico e iconico Amore idilliaco.