” Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai. ” Martha Rivera Garrido
Seduta sul letto, sopra il piumone immacolato, con un bicchiere di vino bianco in una mano e Norah Jones come sottofondo mi domando se da un uomo così si possa tornare indietro.
Da un uomo che fa rigirare nella testa i pensieri su di lui come si fa quando ti giri nel letto tra le lenzuola e i cuscini. Quando tutto sa di lui, dal primo caffè del mattino alla camicia rubata dall’armadio al raggio di sole camminando per strada. Quando ti fa dimenticare la disattenzione e l’indifferenza per recuperare quella focalizzazione che si credeva perduta nell’atmosfera del non-credere e dell’irrealizzabile. Che ti fa ricordare quale sia il significato dello Scintillio tanto osannato da Carrie Bradshaw. Quell’uomo che è sempre presente, prima, ora e anche domani e in ogni cosa e decisione, fatta o solo pensata. Che ha quei pochi millimetri di barba che distrattamente passa sulla tua pelle la notte, aggrovigliati senza un origine e una fine. Che ti sa accudire, proteggere, spronare e sgridare per riportarti sulla giusta riga. Che ti prende per un braccio quando stai precipitando nel baratro di una vita troppo frenetica e asettica per riportarti tra braccia di una esistenza emozionale e vitale. Che persevera, sceglie e costruisce. Che è le radici forti su cui fare crescere un ideale a due. Che ti ruba la testa, il corpo, il cuore e l’animo. Senza scomporli, spezzandoli e ributtandoli alla ben e meglio in ordine sparso e casuale, come i frammenti di una fotografia felice. Che ti fa comprendere che le parole non dette muoiono nell’anima, corrodendola, avvelenandola, lasciandole un senso di insolente e indolente dubbio. E che non dimentica che i fiori bianchi sono i preferiti da sempre.
Che porta l’intensità e la semplicità di una domenica primaverile. O più precisamente che porta con sé il terremoto di un sentimento unico, il sapore delle fragole affondante nel cioccolato fondente e della brezza marina.
Da un uomo così non si torna indietro. Si rimane e lo si vive.
Per sempre.
E oltre.
Carolina
Pictures credits Tumblr